di GIANLUCA SCATENA
Spesso, travisare la realtà dei fatti è il concreto esempio di una digestione che ha avuto esiti negativi, oppure, di un ingozzamento malandato. In giro circolano tizi autoillusori che non riescono ad assimilare la verità come è giusto che sia. Perchè per l'eccessiva idolatria, non è espressamente gradito che alcuni grandi eroi dell'amarcord calcistico vengano nominati invani o depredati di valori da sempre attribuiti alla loro immensa personalità.
Il che è ancora più ripugnante se si cerca di fuorviare l'effettività tramite affermazioni del tipo "come possono mettere in ballo un eroe del calcio passato ormai defunto?", o peggio ancora "perchè "utilizzare" un uomo colpito malignamente da un tumore al pancreas per difendere la propria causa?". Per carità, nulla da recriminare al grande (calciatore) Giacinto Facchetti, ma quelle concezioni sono inconcepibili e fastidiosissime all'udito...Il nostro compito è fortificare le difese di Moggi, essendo più consapevoli di quello che ci è stato tolto ingiustamente ed è stato cucito in maniera spavalda su altri tipi di stoffa. La restituzione di tutto quello che ci spetta dovrebbe essere il primo cambiamento dopo l'apertura ufficiale delle nuove indagini, anche se il quadro dei profetismi sembra essere frutto di un'immaginazione che vede il bicchiere non mezzo pieno, ma colmo fino all'orlo. Eppure "l'ottimismo è il profumo della vita" e di certo non ha un costo, specialmente se a Napoli qualsiasi novità o dichiarazione spontanea agevola questa straziante battaglia...
Gli onesti chiedono sia portato rispetto verso Giacinto Facchetti. E' il suo stesso "discendente" Gianfelice Facchetti a reclamare maggiore considerazione dopo aver accostato segni di "paraculismo" ad altri tentativi di arresa: "Restituiamo lo scudetto 2006" - "No, scusate, era una semplice provocazione". Ebbene, è evidente che esistano pressioni e verità non digerite. E' evidente che quei "quattro barboni" di cui ha recentemente parlato hanno esposto in pubblico comportamenti di suo padre che mai nessuno avrebbe creduto esistessero, ma che dimostrano e rivelano le esattezze di una farsa stratosferica. Voi volete rispetto? Noi esigiamo giustizia!
Spesso, travisare la realtà dei fatti è il concreto esempio di una digestione che ha avuto esiti negativi, oppure, di un ingozzamento malandato. In giro circolano tizi autoillusori che non riescono ad assimilare la verità come è giusto che sia. Perchè per l'eccessiva idolatria, non è espressamente gradito che alcuni grandi eroi dell'amarcord calcistico vengano nominati invani o depredati di valori da sempre attribuiti alla loro immensa personalità.
Il che è ancora più ripugnante se si cerca di fuorviare l'effettività tramite affermazioni del tipo "come possono mettere in ballo un eroe del calcio passato ormai defunto?", o peggio ancora "perchè "utilizzare" un uomo colpito malignamente da un tumore al pancreas per difendere la propria causa?". Per carità, nulla da recriminare al grande (calciatore) Giacinto Facchetti, ma quelle concezioni sono inconcepibili e fastidiosissime all'udito...Il nostro compito è fortificare le difese di Moggi, essendo più consapevoli di quello che ci è stato tolto ingiustamente ed è stato cucito in maniera spavalda su altri tipi di stoffa. La restituzione di tutto quello che ci spetta dovrebbe essere il primo cambiamento dopo l'apertura ufficiale delle nuove indagini, anche se il quadro dei profetismi sembra essere frutto di un'immaginazione che vede il bicchiere non mezzo pieno, ma colmo fino all'orlo. Eppure "l'ottimismo è il profumo della vita" e di certo non ha un costo, specialmente se a Napoli qualsiasi novità o dichiarazione spontanea agevola questa straziante battaglia...
Gli onesti chiedono sia portato rispetto verso Giacinto Facchetti. E' il suo stesso "discendente" Gianfelice Facchetti a reclamare maggiore considerazione dopo aver accostato segni di "paraculismo" ad altri tentativi di arresa: "Restituiamo lo scudetto 2006" - "No, scusate, era una semplice provocazione". Ebbene, è evidente che esistano pressioni e verità non digerite. E' evidente che quei "quattro barboni" di cui ha recentemente parlato hanno esposto in pubblico comportamenti di suo padre che mai nessuno avrebbe creduto esistessero, ma che dimostrano e rivelano le esattezze di una farsa stratosferica. Voi volete rispetto? Noi esigiamo giustizia!