(18 marzo 2015) di ROBERTO SAVINO -
Tensione alle stelle al Westfalenstadion di Dortmund, dove la Juventus si gioca
l’accesso ai quarti di finale di Champions League forte del 2 a 1 della gara di
andata. In una cornice giallonera meravigliosa i 5000 bianconeri si fanno
rispettare e si comincia. Barzagli ha pochi minuti nelle gambe, così in assenza
dell’indisponibile Pirlo è 3 5 2 con Pereyra nel ruolo di tre quartista. Un
minuto e trenta e la progressione di Morata spacca la difesa di teutonica.
L’appoggio a destra per un Tevez guardato a vista ignorando Pogba libero
dall’altra parte fa imprecare già, ma è un attimo. Nel prosieguo dell’azione
Evra tocca in orizzontale per l’Apache che, da fermo, sferra un destro
violentissimo dal vertice alto sinistro dell’area che supera il portiere per
l’immediato vantaggio dei torinesi. Il gioiello dell’argentino scioglie subito
la Juventus, ben messa in campo e sempre pronta a far gioco. Un quarto d’ora e
ci prova anche Lichtsteiner con una sventola dai venti metri. Weindenfeller
stavolta ci arriva. Venti di partita e la pressione giallonera comincia a farsi
sentire, Vidal è irruento in un paio di occasioni e rischia il giallo. Qualche
minuto e Pogba si ferma per un fastidio alla coscia e l’ingresso al suo posto
di Barzagli costringe mister Allegri ad un cambio di modulo, il 3 5 2. Spinge
il Borussia e spiovono palloni verso il centro dell’area, tutti respinti
dall’ottima retroguardia bianconera, eccezion fatta che per un diagonale
rasoterra debolmente a lato di Aubameyang. E’ sull’importantissimo 0 a 1 che si
va al riposo, in attesa di una ripresa che sarà decisiva per le sorti
bianconere. Pronti via e Tevez fa tutto da solo tra 4 avversari, scarica a
Morata troppo chiuso da Weindenfeller per trafiggerlo. Il destro in diagonale
di Marchisio da destra è respinto in corner. Sugli sviluppi, la Juve si salva dalla ripartenza tedesca grazie ad uno strepitoso Barzagli che prima temporeggia, poi interviene deciso
a spazzare sull’uomo lanciato nell’uno contro uno. E’ il minuto 55 quando
Pereyra è bravissimo a scappar via centralmente. La palla per Morata è
deliziosa, il destro dello spagnolo troppo centrale tra le gambe del portiere
in uscita. L’infinita manovra giallonera produce solo una telefonata di Klamp
facile preda di Buffon e l’ora di gioco arriva invitando i torinesi ad un
ultimo sforzo. La staffilata di Subotic, deviata, è l’ultimo squillo tedesco.
Tre giri di lancetta e l’illuminante Marchisio scova tra le linee un velenoso
Tevez il quale, con l’astuzia e l’altruismo del fuoriclasse, solo davanti al
portiere, serve Morata per il banale quanto fondamentale tocco nella porta
sguarnita. E’ il 2 a 0 e la sfida è in ghiaccio. Sulle gambe, i gialloneri
crollano quando Pereyra imbocca tra le linee Tevez. La botta secca dell’Apache
termina alle spalle del portiere ed è 3 a 0. L’uscita dal campo del numero 10
bianconero, sostituito da Pepe, è tra gli scroscianti applausi dei fantastici sostenitori
della Vecchia Signora (e non solo) venuti fin qui carichi di speranze
ampiamente ripagate. E gli ultimi minuti scorrono più tranquilli di quelli
finali della sfida di Campionato con il Parma. Una splendida Juventus, con il
rotondo 5 a 1 complessivo, entra lanciata tra le otto regine d’Europa. Chapeau.
Un mercoledì da leoni! Rinnovo il mio plauso ad Allegri per non esser andato in ansia dopo l'infortunio di Paul. Mi ha ricordato mr. Lippi.... E non dico altro
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