(22 marzo 2015) di ROBERTO SAVINO - L’enorme
vantaggio in classifica e la splendido passaggio del turno di Champions sono i
primi avversari di questa giornata di campionato contro il Genoa, l’unica
squadra capace di batterla nelle precedenti 27 sfide. Proprio per questo,
Allegri limita al massimo il turn over e, riproposto il 3 5 2 dell’ora di gioco
di Dortmund seguente all’infortunio di Pogba, trovano il campo dal 1° di gioco
Padoin a sinistra dello schieramento di centrocampo e Llorente di punta al
fianco dell’inamovibile Tevez. Nei due minuti iniziali, già un’azione per
parte. Tevez indietreggia aprendo il corridoio a Pereyra. Llorente è lento e
l’azione sfuma. Dall’altra parte, Bonucci è pasticcione e regala la sfera a
Niang. Il destro da 18 metri è largo. Gioca bene la Juventus, con Llorente a
far da sponda per i compagni. Più mobile del solito, il basco si libera spalle
alla porta del suo marcatore, avanza e scocca il destro, murato. La gran palla
di Bonucci per il taglio dentro di Lichtsteiner è degno della classica idea di
Pirlo. Lo svizzero fa la sponda per il centro area ma la difesa dei grifoni si
salva. Il gol è nell’aria. Pereyra intercetta un rinvio e dona la sfera in
orizzontale a Tevez. Con una finta pazzesca, l’Apache manda la bar Bertolacci e
De Maio, entra in area e scarica un missile terra aria sotto la traversa che si
infila alle spalle dell’incolpevole Perin. Gioca lontano dalla porta
l’argentino, lottatore su ogni pallone e vero catalizzatore della manovra
bianconera e la rete meravigliosa è il giusto premio ad un primo tempo per lui
perfetto. Siamo nel recupero ed il balzo di Perin evita il raddoppio alla
testata di Llorente. Sul diagonale di Tevez, Bertolacci respinge sul piede di
Chiellini il quale, da tre metri, stampa la traversa. Riprende la gara con
l’unica novità di Borriello per un acerbo Niang il quale scambia la partita per
un incontro di boxe e stende con un gancio a palla lontana Bonucci,
guadagnandosi solo un giallo (48°). Non spinge più di tanto la squadra di casa,
affidando le azioni di attacco alle combinazioni dei propri attaccanti. All’ora
di gioco, Tevez offre un cioccolatino a Lichtsteiner. Palla dietro per Pereyra,
steso da Roncaglia per il penalty netto. Lamanna (in campo per un sofferente
Perin), strega Tevez ed a mano aperta respinge da campione. Tre minuti e
l’argentino lancia tra le linee Llorente. Il basco rientra e calcia in porta,
Kucka in scivolata salva. Il risultato è ora in bilico, con il Genoa che si
riversa in massa nella metà campo bianconera alla ricerca del pari. Pepe e
Matri danno il cambio a Lichtsteiner e Llorente per gli ultimi venti di gioco rappresentando
una necessaria iniezione di freschezza. Marchisio è provvidenziale sulla
transizione genoana a campo aperto, altri dieci e la chiusura di Barzagli sul
cross basso di Roncaglia evita l’appoggio in rete di Perotti tutto solo davanti
a Buffon, imitato da Bonucci trenta
secondi più avanti, che si frappone tra Borriello e la palla fermando
l’attaccante. Stringe i denti la Juventus, senza disdegnare buone ripartenze.
Sull’ultima, il traversone di Pereyra è troppo forte e Sturaro non ci arriva.
Il triplice fischio sancisce l’1 a 0 per i torinesi che, tra gli applausi del
suo pubblico, si porta a 67 punti in graduatoria, 17 più dell’immediata
inseguitrice, la Roma, attesa dalla gara di Cesena.
http://news.superscommesse.it/calcio/serie-a/2015/03/tevez-terzo-tiro-piu-potente-di-tutti-i-tempi-49218/
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