Image Cross Fader Redux






Avvertenza: la lettura è fortemente sconsigliata ai minori di anni 18, ed anche ai maggiori; ai portatori di handicap, ai muti, ai ciechi ( ed anche agli slovacchi ).


Premetto che l’assemblea non sarebbe stata dedicata al suddetto personaggio, ma una scoperta davvero inquietante fatta da Chen ha stravolto il copione. Il nostro direttore tecnico si era recato, il giorno prima, negli scantinati della biblioteca pubblica comunale di Shanghai per cercare qualche bottiglia di vino. E’ noto che Li Bo, famosissimo poeta cinese della dinastia Tang (701-762), universalmente conosciuto come l’immortale poeta e anche l’immortale caduto scrisse le sue più famose opere quando era completamente ubriaco. Nonostante la sua grande cultura, Li Bo si rifiutò sempre di sostenere gli esami imperiali…..ma forse sto andando un po’ fuori tema. Dunque, Chen, nella sua ricerca di buon vino, aveva scovato alcuni manoscritti polverosi nascosti tra le bottiglie. Ciò che ha attirato la sua attenzione furono sei parole in scrittura occidentale inserite tra gli ideogrammi cinesi, Josè Mario dos Santos Felix Mourihno…Preso il plico, lo aveva portato in assemblea, convinto del valore storico della sua scoperta, pensando si trattasse di qualche manoscritto Tang o Song, ma ad un più attento esame spettrografico ( nel JCS abbiamo un fornitissimo laboratorio), ed anche dalla data a fondo pagina, 21 settembre 2009, esso si rivelò scritto da non più di 6 mesi. Il valore del documento era però innegabile. Riuscimmo a capire che il documento si riferiva a Josè Mourinho, personaggio molto noto agli arbitri italiani, e capimmo che i segreti in esso contenuti avrebbe dovuto essere portati subito alla pubblica attenzione , ovviamente con le dovute cautele ( da qui il motivo della premessa). Zhao, quale laureata in lingue, letteratura e cucina vegetariana, fu incaricata di leggere. Ed ecco la fedele traduzione del contenuto. Non ci assumiamo alcuna responsabilità se esso risulterà schoccante per il medio cittadino. Josè Mario dos Santos Felix Mourinho, in seguito chiamato semplicemente S.0.( Special Zero), nascè..nascette..nacquette…nasc…vide la luce in una grotta presso Setubal, durante una tempestosa notte buia, squarciata da lampi e tuoni. Fu posto in una mangiatoia, venerata successivamente come cassa del mezzogiorno, e riscaldato da lampade a petrolio. Intanto nel cielo nero apparve qualche striscia di azzurro ed una stella, una sola, fece la sua apparizione, indicando la via ai re Moggi che si misero in viaggio alla ricerca del nuovo nato, portando due Doni ( uno andò poi all’Atalanta, dea della corsa, figlia di Laso e di Climene e l’altro alla Roma ), ed olio, Vincenzo il droghiere e birra. Dopo la nascita, la mamma cercò di staccare, invano, le sue manine, che stavano sempre unite in croce, come legate da manette. Si disse che era un segno del destino. Il bimbo crescette…cresciò…divenne adolescente tra mille difficoltà. Già a sei anni mosse i primi passi, a dieci anni cominciò a dire le prime parole ma, anziché “ mamma “ come tutti i bambini normali, disse “ …zeru…” Forse fu un bene aver iniziato a parlare così tardi... A sedici anni cominciò ad andare a scuola, come voleva la legge. Era molto bravo in matematica. Faceva con facilità somme complicate, quali 4+3+1+2, 4+4+2, 4+2+4…Solamente non riusciva a capire come mai la somma era sempre 10 e non 11. Un giorno arrivò dal Brasile tal Caio Giulio Cesare, antico romano trasferitosi in Sud America, dopo che Attila Abatantuono aveva distrutto le armate romane, e gli spiegò che doveva mettere un 1 davanti alle sue operazioni. E così scoprì il calcio. Il suo carattere ribelle lo portò spesso a litigare con tutti i suoi più cari amici, ma era più che comprensibile. Il suo miglior amico, un vero Figo, lo aveva lasciato, e Quaresima durò solo 40 giorni. Un certo Samuele, lo prendeva sempre a gomitate in faccia. Ivano Ramiro, il cordovano, e Diego, il principe, così chiamato per i suoi modi gentili, gli rifilavano calcioni tutte le volte che ne avevano la possibilità. Così forgiato, cominciò a giocare a calcio, ma, confondendo il pallone con le sfere di granito del piazzale, capì che era una carriera molto dura e pesante. Inoltre, data la sua scarsità tecnica, finiva spesso in panchina e divenne allenatore. Dopo una lunga e difficile giovinezza, sempre secondo a tutti, gli fu dato il primo incarico importante, quello di allenare al Porto. Non era un lavoro facile. Sarebbe stato più semplice una stazione ferroviaria, un posteggio di taxi, ma il Porto…Navi che arrivavano da tutto il mondo, scaricatori duri e imbestialiti, parolacce, bestemmie…un inferno. Un giorno, rovistando in una vecchia caracca ( nave portoghese del XV secolo che anticipava il futuro Galeone – noto allenatore impiegato spesso nei salvataggi ) S.0. trovò una lampada magica con le orecchie. Il nostro furbo S.0. capì subito che poteva essere la sua fortuna. La strofinò ed apparve il Genio, un russo dotato di grandi poteri, che gli chiese di esprimere un desiderio. S.0. chiese al genio di scacciare il cantante romano di Londra e prenderne il posto. La scusa fu che quello non sapeva cantare in inglese. Lui invece aveva imparato tutte le lingue del globo, programmando la futura dirigenza di una multinazionale. Anche il cantante era un po’ deluso. Essendo romano, anni prima, aveva sentito parlare di “ magnate “ ed aveva equivocato sul significato della parola. Da questo episodio nascè…nas…sorse il diverbio tra i due con la storica frase “ ..taci vecchio che non sai parlare inglese…” che fu poi scolpita in Campidoglio accanto alla quasi altrettanto storica frase “ veni, vidi, vici ..” pronunciata da Capello al suo arrivo in Inghilterra ( ma questa è un’altra storia ). Seguono alcune frasi non leggibili…Chen cerca di riprendere la lettura con un salto di righe. “ …ed andò in Italia….” Chen si ferma perplesso, i fogli sono finiti…E allora? Siamo tutti sulle spine per l’interruzione… Probabilmente sarà rimasto ancora qualcosa nello scantinato della biblioteca. Chen ci viene incontro con un : “ Domani io andale ancola a celcale bottiglie di vino, folse tlovo altlo foglio…” Chen è un amante di grandi poeti come Li Po.

di BEPPE PASTORMERLO

Che ne pensi? Lascia il tuo commento e interagisci con gli altri!

Lascia il tuo commento su ForzaJuveblog.com!

Subscribe to Posts | Subscribe to Comments

Copyright 2006 | Forza Juve blog - www.forzajuveblog.com | Links utili: Redazione - Contattaci - Siti amici - Risultati in diretta