Image Cross Fader Redux

di BEPPE PASTORMERLO

Dong fang ming zhu ta ( non è un piatto prelibato della piccantissima cucina sichuanese ma la Oriental Pearl Tower, alta 1535,5 piedi - piede = 31,6081 cm. , simbolo di Shanghai ), ci aspetta nella sua imponenza torreggiante ( e come potrebbe essere una torre se non…torreggiante ? ) sulla riva destra dello Huang Pu river. Per festeggiare il quindicesimo anniversario di fondazione dello JCS ( ricordiamo che lo JCS fu fondato nel lontano 30 gennaio 2010, per cui oggi ricorre il suo 15° complegiorno ) , la direzione ha invitato tutti i soci ad una cena nel famoso ristorante girevole sito nella seconda sfera a 876 piedi ( ndr, viene data la misura in piedi anziché metri per far sì che sembri molto più alta ) dal suolo. I cinesi amano molto festeggiare ( festeggiano anche il Natale, pur neanche conoscendone il significato ) per cui hanno accolto l’invito in maniera entusiastica. L’appuntamento è alle 18,00 ai piedi della torre. Esattamente alle 17,48 tutti i soci sono presenti. Qui è assolutamente necessario fare una piccola digressione e spiegare che i cinesi sono sempre in ritardo alle riunioni di lavoro, ma sempre in anticipo alle cene, ristoranti, bar, ecc. Provvedo ad acquistare i biglietti ( 700 rmb pro-capite che comprendono cena, visita panoramica alla sfera osservatorio ( 1122 piedi ), percorso sotterraneo nella Shanghai anni ’30, partita Juve-Genoa in CCTV5, bevande escluse ), e faccio l’appello. Chen …Zhao…tutti presenti. Attendiamo l’arrivo di uno degli ascensori superveloci e ne approfitto per far conoscere meglio ai miei gentilissimi lettori i soci del JFC. Parlando da un Paese assolutamente democratico con parità di diritti per tutti i cittadini, indipendentemente dal sesso, dalla razza e dal credo ideologico (purchè in linea con i capi, ovviamente ), spenderò parole uguali per tutti.

Cominciamo da Zhao: cinese, 27 anni, femmina, alta mt.1,69, 52 kg. ; il suo sorriso, un pesco in fiore; i suoi capelli di un nero blu intenso scendono sulle spalle aggraziate come una cascata di inchiostro; le sue labbra, ciliegie che emanano un dolce profumo; le curve del suo corpo sinuoso sono come neve smossa dal vento di alta montagna; il suo viso, un cammeo scolpito nella giada ed il portamento, una fenice in volo. Tranquilla e calma come un pino in una valle solitaria, emana una purezza di un’orchidea d’autunno coperta dal gelo dell’inverno. La sua bellezza è quella di un tramonto che si specchia nelle acque limpide di un lago ( non so se sono stato abbastanza chiaro, semplicemente una comunissima ragazza shanghainese ). A chi potrebbe appartenere una tale grazia se non ad una tifosa della Juventus? Passiamo ora a Chen : maschio, cinese. Beppe : io. Fatte le debite descrizioni di ognuno ed evidenziatene le principali caratteristiche, entriamo nell’ascensore-razzo, che ci proietta agli 867 piedi del ristorante, trascurando i 295 piedi del primo osservatorio ( troppo basso ). Essendo ormai certi che un corpo riceve una spinta dal basso in alto proporzionalmente alla forza dei motori installati, arriviamo in 8 secondi ai 267 mt ( 876 piedi, 26700 cm ) al ristorante. La porta si apre sul nucleo centrale della sfera, attorno al quale gira il ristorante. Praticamente tu ti siedi vicino al vetro panoramico con una splendida visione di tutta Shanghai, appoggi la borsa sul ripiano a fianco del tavolo e dopo 10 minuti te la ritrovi a 6 metri di distanza…Capisco da questo fatto che a girare è solo il ristorante e non la torre intera, anche se lo avevo immaginato. Fuori è ormai buio e le luci del Bund ( Wai Tan ) si riflettono nelle nostre pupille come gocce di rugiada su di un prato inondato dal sole di primo mattino sulle verdi colline d’Africa ( Hemingway ). Sotto di noi, la fantasmagoria di colori dei fuochi artificiali che esplodono nella notte incipiente ( ieri era il capodanno cinese - Chun Jie - ). Self service con specialità gastronomiche da tutto il mondo attirano i nostri palati. Il fulcro della serata è ( dovrebbe essere ) la partita Juve – Genoa, ma, di questi tempi, premunirsi con alternative apprezzabili non è del tutto sconsigliabile. Una gentilissima hostess, vestita col tradizionale qi pao verde smeraldo ( per i pochi che ancora non conoscono il qi pao spiego che si tratta del tradizionale vestito in seta chiuso fino al collo, ma con una spacco laterale che arriva sino alla vita di colei che lo indossa ), ci accompagna al nostro tavolo riservato. Un’altra gentilissima hostess, vestita col tradizionale qi pao verde smeraldo, serve del delizioso vino della Tasmania nord occidentale ( 240 rmb alla bottiglia ). Per Zhao semplicemente una tazza di tè del pozzo del drago ( long jin cha ), 418 rmb, pagamento cash o carta di credito. Una hostess, vestita col tradizionale qi pao verde smeraldo ( non è una di quelle di prima), si avvicina, si inchina e con un gesto armonioso ci invita a servirci al lungo tavolo di self service. Questo, che al nostro ingresso era a 4 metri dal nostro tavolo, si trova ora a 9 metri ( non uso il “ piede “ qui, per far sembrare il tavolo più vicino ). Ostriche, affettati ( sì in Cina ci sono anche gli affettati, perché ? ) , involtini, salmoni, carni e verdure di tutti i generi, spaghetti ( mian tiao ), orecchiette alle cime di rapa ( uno dei cuochi è di Gravina di Puglia), ecc…( per chi volesse approfondire …). Tra un piatto e l’altro si sono fatte le 22,00 ( a cena i tempi sono molto più veloci che non in ufficio, in Cina ). Una hostess, vestita col tradizionale qi pao verde smeraldo ( un’altra ancora, qui è pieno di hostess con il… ) si avvicina e con un gesto armonioso ci invita ad alzarci ed andarcene perché il ristorante chiude alle 22,00, ma aggiunge che la grande sala TV sarà aperta fino alle 24,00. Quattro passi ed entriamo nella predetta sala, completamente affollata a metà. Occupiamo le tre poltroncine libere mentre i due faccioni dei telecronisti annunciano insieme le formazioni “ Bufon, Zebinha, Legraglie, Cielini, Kacer…” Viviamo le emozioni dello 0-1, 1-1, 2-1, 2-2, 3-2 ( inutile parlare della partita tanto la leggerete in 101 posti diversi..). Alla fine chiedo ai miei due amici le loro sensazioni inerenti a questa importantissima vittoria. Chen…” una goccia di mao tai in bicchiere mezzo pieno “ Bravo, conciso, dà l’idea. Zhao ? “ mmm… Genoa grande picchiatore doveva finire in 9, male. Arbitro, male, gialli cartellini sbagliato, rigore sbagliato, molto male. Bufon male, tifosi con spari di bombe, male. … partita bellissima, io molto felice!!! “ Psicologia femminile.

L’ascensore che ci riporta al piano terreno impiega soltanto 7 secondi ( siamo in discesa..). Durante il tragitto, inganniamo il tempo raccontandoci un po’ della nostra vita. Chen, abbiamo già detto, fa l’elettricista in un grande supermercato e da poco anche il direttore tecnico nel JCS, è sposato con un figlio, e la moglie vende maschere di carnevale in Yu Yuan. Negli altri periodi dell’anno prepara le maschere di carnevale da vendere in Yu Yuan a carnevale ( che in Cina non c’è ) . Zhao è laureata in lingue europee, libera, illibata (?).. capelli di un nero….curiosa….Infatti mi chiede “ E tu, Beppe, che fai in Cina da così tanti anni? “ Mi fa piacere di aver sollevato il suo interesse a livello personale e non solo come presidente e amministratore delegato del JCS, e mi affretto a soddisfare la sua curiosità. “ Dunque, io….” L’ ascensore è arrivato al piano terra.

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