“ Si fossi foco arderei lo monno, si fossi vento il tempesterei, si fossi acqua l’annegherei, si fossi Zac, come sono e fui, torrei la mia presenza e Juve laida lasserei altrui “. Se Cecco Angiolieri fosse ancora vivo non avrebbe lesinato i suoi lazzi a cotanto scempio. Naturalmente potremmo sostituire Zac con Blanc, Elkann o chi volete, la sostanza non cambia. Dopo una notte di incubi, mi è venuta in mente la storia di Qin Shi Huang di, il primo imperatore storico della Cina. Nato nel 260AC unificò l’impero cinese e nel 221 si proclamò imperatore. Fu implicato in mille battaglie, ma la sua morte avvenne per un banale raffreddore, mentre faceva un giro d’ispezione, nella città di Shaqiu. Poiché doveva essere trasportato nella capitale Xian Yang, distante due mesi di cammino dal luogo della morte, il primo ministro Lisi volle tenere nascosta la sua morte per evitare disordini, in attesa della nomina del successore. Fu messo in un carro dorato, accompagnato da musici e danzatori ed iniziò il ritorno, facendo credere che l’imperatore era vivo e vegeto e si divertiva. Aveva anche incaricato alcune concubine di entrare nel carro per deliziare Qin Shi Huang, ovviamente mantenendo il segreto. Ecco, mi sembra che la storia si adatti molto all’attuale Juventus. E’ morta, ma il primo ministro Blanc con il fido Zatteroni, stanno cercando di farci credere che è ancora viva. E’ consuetudine sentire frasi come “ il quarto posto è ancora possibile..”, “ daremo il massimo...” e boiate di questo genere. La nuda e cruda realtà è che non esiste, se mai era esistito, il famoso progetto. Comincio a dubitare che le montagne di milioni spesi, abbiano avuto come contorno robuste “ provvigioni “. Possiamo capire l’impreparazione dei massimi dirigenti, ma l’imbecillità? Hanno comprato al mercato mele al prezzo di 250 mila euro al chilo….
Chen si è definitivamente arrabbiato. Alle 05,32 ha aperto la finestra al 17 piano ed ha buttato di sotto le pergamene con la “ De historia juventina “. Ha deciso che non valeva la pena buttarsi lui. Anche il televisore aveva le lacrime sullo schermo. Quando penso che le zolle dell’ Olimpico, prima Comunale, furono calpestate da Platini e Zidane, vederle ora profanare da Zebina, Grygera, Melo…ecc… mi fa veramente venire una stretta al cuore.
Ho stilato due righe con l’amarezza della delusione ( sono ancora un idealista e credo ancora che i bimbi nascano sotto i cavoli, i politici siano onesti lavoratori e Zebina sia un calciatore..).
Le pagelle che si danno a scuola sono adeguate al livello della scuola che si frequenta. Qui siamo in una scuola di baraccati e quindi devo essere magnanimo.
Manninger – nato a Salisburgo porta la faccia da bravo ragazzo che ama divertirsi. Lo vedrei vestito con i calzoni corti in pelle, bretelle e cappello sudtirolese. Inizia come Zoff e finisce come Dida. Mi aspetto sempre da lui un jo-ol-di-o-u-ia. Jodlerista mancato
Zebina – Quali aggettivi usare per questo francesone ? Mi dicono che possiede una galleria d’arte a Milano. Perché non cura i suoi interessi extra calcistici? Riesce a provocare un rigore facendo un fallo su un avversario che stava bevendosi una birra al bar dell’angolo. Hamsick si prende compassione e ci grazia. Il grande timoniere, di cui parleremo alla fine, lo aveva messo al centro, perché sul laterale non faceva abbastanza danni. Straordinarie le sue capacità. Per fortuna è anche nervosetto e spesso viene squalificato. Gallerista
Grosso – Fa onore al suo nome. Fa molta fatica a muoversi, è Grosso, ed è anche veloce. Sembra che in allenamento lo abbiano cronometro in 9 minuti e 2 secondi sui 100 metri. Il record non è stato omologato per un vento a favore di 6 metri al secondo. Mi ero sempre domandato perché il Lione non faceva giocare un campione del mondo. Secco & Blanc se lo stanno chiedendo ancora adesso. Pietro Mennea , adesso, in pantofole.
Cannavaro – Bravissimo ed imbattibile sui palloni alti. Cerca spesso anche la via del gol, ed è insuperabile in difesa. Lippi può contare ad occhi chiusi su di lui per il mondiale. Grande Paolo.
Chiellini – circondato da una banda di dilettanti, cerca di arginare tutto quello che può, ma alla fine anche lui si inabissa con tutto il vascello. Diga del Vaiont
Poulsen – Ha avuto il grande merito di infortunarsi quasi subito. E’ una delizia vederlo seduto con la borsa del ghiaccio sulla caviglia. Non ha avuto tempo per fare molto, per fortuna. Mi sovviene quando Totti gli sputò in faccia. Gesto altamente riprovevole, ma è anche l’unico motivo per cui è diventato famoso. Gli auguro una lunga degenza.
Melo – Ci risiamo. 250 mila euro per un chilo di mele è un po’ tanto. Aiutato dalla sagacia tecnica di Zatteroni, vaga in mezzo al campo dando calcioni a tutto ciò che si vede attorno. Forte e robusto, potrebbe essere ceduto al Genoa. Al porto necessitano sempre di uomini robusti. Scaricatore
Marchisio – Si dice che chi va con lo zoppo impara a zoppicare. Claudio, ascolta un consiglio, con fatti traviare dalle mele marce. Sei ancora in tempo per rifarti una vita come centrocampista. Zatteroni permettendo. Vicino alla sufficienza perché senza colpe specifiche. Martire
Camoranesi – Il problema è sempre dei capelli. Se non se li taglia, vedremo sempre un cieco vagare in mezzo al campo. Si distingue sempre e solo per il grande tono agonistico, a parole. Rizzoli è un animo nobile e gentile ed ha capito il suo stato d’animo. Pietà del Rondanini.
Candreva – sempre elegante come un indossatore di alta moda, riesce a fare tutto quello che è inutile, ed anche bene. E’ giovane e si farà. Intanto sta prendendo lezioni da Camoranesi, però, da ragazzo educato, evita le parolacce. Chierichetto.
Del Piero – Il suo copione non cambia mai. Incute rispetto per la sua carriera anche all’arbitro che considera la sua manata sulla schiena di un avversario, come un buffetto amichevole e sorride. Si vede che ha una gran voglia di fare, ma anche mio zio cerca di correre e di darsi da fare. E’ un po’ ostacolato dai suoi 81 anni. Presidente futuro
Amauri – si mette in mostra per la sua aria truce. Novello Gengis Khan, ha la sfortuna di non pigliare palla né di piede né di testa. E quando gli succede è il pallone che lo colpisce. Il sole della Sicilia gli si addiceva, ma qui si gioca sempre di notte. Se penso che Gilardino aveva il terrore di perdere il posto in nazionale…Ho detto Gilardino, non Drogba. Araba Fenice.
Grygera – quando vedo costui mi si annebbia la vista. Se gioca a destra penso sia peggio di quando gioca al centro, se gioca al centro penso sia peggio di quando gioca a destra. Se gioca penso sia peggio di quando sta in panchina, se sta in panchina penso sia peggio di quando sta in infermeria. Rebus
Diego – Non gioca per una mezz’ora, e non si vede. Che giudizio dare? Sempre più inutile. Giovinco è la sua riserva naturale, dicevano. Accidenti, ma Giovinco chi è? Uno dei raccattapalle? Fantasma.
Zatteroni – Nonno Alberto sta facendo piangere anche i suoi nipotini. Dai, accontentali, tornatene a casa sulla tua poltrona preferita. Il manuale del calcio 1958 lo puoi lasciare in sede al dottor Blanc che si istruisca un po’. Però non si può dire che assiste passivamente, no…Scambia una punta per un terzino e mette in mezzo Zebina. Mossa strategicamente intelligente perché manda in confusione un po’ tutti. I napoletani hanno impiegato una decina di minuti prima di capirci qualcosa. Noi molto di più. Da persona educata, non si arrabbia come Mazzarri…no, quello ha un altro stile. Ha una grande stima dei giovani e quindi non li fa mai scendere in campo per non far fare loro brutte figure. Gentleman.
Rizzoli – Arbitro con il cuore grande così. Però…se avesse espulso Camoranesi o Delpiero sarebbe stato proprio un male ?
di BEPPE PASTORMERLO