Ore 20,45 – assemblea generale dello SJC – Dal verbale redatto si deduce che :
Punto 1 – sono presenti tutti i soci per cui si dichiara aperta la seduta con la presenza del 100% dei soci aventi diritto.
Punto 2 – Si elegge a presidente ed a segretario dell’assemblea il presidente ed il segretario.
Punto 3 – Si leggono i punti da discutere che saranno elencati man mano che si discuteranno.
Punto 4 – si conviene ed approva che l’ordine del giorno sarà convertito e chiamato da ora “ Ordine della notte “, vista l’ora tarda.
L’assemblea prende corpo mentre l’amministratore delegato Chen, che chiameremo da qui in avanti semplicemente Chen, prende la parola.
Sostiene Chen che in un Paese dove un processo viene fatto solo con le dichiarazioni della pubblica accusa, senza la possibilità di intervento della difesa, è un Paese destinato a soccombere. Soprattutto se la maggioranza delle autorità e di chi è preposto alla giustizia non lo capisce, oppure non lo ritiene un problema grave. Cioè non capisce che l’unico modo per trattenere gli appassionati e a non farli migrare nella Beozia del Sud, dove, si dice, la giustizia è gestita con giustizia, è quello di far sì che quelli puniti siano i colpevoli e siano riconosciuti gli innocenti. Sostiene il perfido Chen che, finché i nero rosso bluastri, continueranno a salire in cima grazie alla potenza effimera del loro danaro e connessioni più o meno lecite, non avremo nessuna speranza di cavarcela. Sostiene ancora Chen, che si immagina l’obiezione “ e cosa dovremmo fare ? “, che lui la risposta ce l’avrebbe, ma se la tiene per sé.
L’assemblea gradisce le sagge parole del socio Chen che aggiunge : “ Giorni fa mi è stata offerta la panchina al parco Sichuan bei lu gong yuan. Poiché ho sempre avuto nell’animo il desiderio di allenare, ho accettato e quindi mi dimissiono da socio. Grazie “. Non serve spiegare che la panchina è normalmente occupata da pensionati che si godono il fresco sotto le fresche frasche degli alberi del parco.
“ Oggi mi va di pensare all’orgoglio che ho provato “ è Zhao iscritta a parlare ora “ quando, per la prima volta, sono stata coaptata come nuova socia del SJC. Dietro quel miracolo c’era la mia passione per il calcio. Oggi mi va di pensare che, mentre ero convinta che il calcio fosse una cosa pulita e utile alla comunità, mi accorgo che per qualcun altro questo non è nient’altro una maniera per fare soldi e distruggere i sogni delle anime candide. Oggi mi senta più vecchia, scartata, messa da parte, superflua e sgradita. Oggi mi sento costretta a dare le dimissioni da socia. E poi ieri mi sono anche sposata. “
Un debole applauso di tutta l’assemblea accoglie la dichiarazione spontanea della fu socia Zhao.
Prende infine la parola il presidente Beppe “ Apprendo con rammarico la decisione dell’amministratore delegato Chen di rassegnare le dimissione, apprezzando nel contempo la sua responsabilità, che dovrebbe essere presa ad esempio anche da qualcun altro che qui non nomino, ed altrettanto con rammarico comunico ai dimissionari qui presenti anche le mie dimissioni e quelle dello Shanghai Juventus Club che si dimette da sé stesso. Miss Zhao, ora Mrs Zhao, desidera ringraziare particolarmente l’amico Darmax per i suoi apprezzamenti ( o appezzamenti ? non ho capito bene…).
Da parte mia un cordialissimo saluto agli amici che mi hanno finora supportato ( o sopportato? ) ed un finale “ forza Juve “ , comunque. Zaijian
di BEPPE PASTORMERLO