(24
febbraio 2015) di ROBERTO SAVINO -
In uno Juventus Stadium gremitissimo è tutto pronto per questa gara di andata
degli ottavi di finale di Champions League, viatico fondamentale per continuare
l’avventura nella massima competizione europea. Contro i tedeschi del Borussia
Dortmund, resuscitati nell’ultimo mese in una Bundesliga fin qui per loro disastrosa,
mister Allegri si affida ai migliori. Con Asamoah ancora convalescente, gli
undici che scendono in campo dall’inizio sono in pratica quelli annunciati, con
l’unica mezza sorpresa dell’impiego di Morata al posto di Llorente in coppia
con Tevez lì davanti. Il ritmo è alto fin dall’avvio e, pronti via, il
destraccio di Immobile dalla distanza si abbassa di colpo ma non abbastanza per
infilare Buffon. La Juve non si spaventa e dopo 13 di gioco colpisce. Lo
scambio Tevez – Morata a metà campo libera la sgroppata dello spagnolo sul
centro sinistra. Il suo mancino appena dentro l’area non è irresistibile ma Weidenfeller in tuffo non trattiene. Tevez è lì e lo castiga
da pochi passi per il vantaggio bianconero che, però, dura appena cinque giri
di lancetta. Chiellini forza una diagonale e scivola al momento dell’impatto
con la sfera lasciandola alla corsa di Reus tutto solo verso Buffon. Destro
preciso e rete inevitabile dell’1 a 1. La Juve accusa la botta e lascia campo
ai teutonici, ora più spregiudicati, anche se mai davvero pericolosi. Anzi,
sulla punizione di Pirlo che è quasi un corner da sinistra, a svettare è
Bonucci. Palla alta. Il cronometro segna 35 minuti e Pirlo abbandona il campo
per un problema ad un polpaccio, rilevato da Pereyra che si sistema come tre
quartista al posto di un Vidal che fatica ad ingranare. Continua a manovrare
solo il Borussia, ma la sorpresa per loro è dietro l’angolo. Spiccioli di tempo
al riposo e Tevez protegge da leone la sfera prima di scaricarla a sinistra per
Pogba. Il rasoterra immediato del francese trova tutto solo in piena area Morata il quale apre il piattone ed indirizza il cuoio sul palo lontano per il 2 a 1
che fa esplodere lo Stadium. Pressa alto il Borussia in avvio di secondo tempo,
Marchisio è leggero in appoggio costringendo Vidal al fallo con giallo per
evitare guai più grossi. Troppi errori in disimpegno dei bianconeri gasano gli
ospiti, arrivati al tiro al termine di una prolungata con Immobile. Buffon c’è.
Abbottonata, la Juventus cerca di limitare i rischi con l’intenzione dichiarata
di colpire i tedeschi di rimessa. All’ora di gioco il cross teso di
Lichtsteiner, sporcato da due teste, arriva a Tevez in corsa. Palla in curva.
Un minuto e Morata sciupa tutto in ripartenza mettendo una palla tra le linee
per Tevez troppo morbida. Attimi di gioco e l’apache trova lo spiraglio giusto in un
fazzoletto. La suola di Hummels strozza l’urlo del gol regalando ai bianconeri
solo l’angolo. Poi, sulla palla scoperta, l’errore è di Chiellini, l’esterno destro
di Immobile è violento e sibila la traversa, mentre la Juve – pian piano sempre
più sicura e padrona della situazione – va vicina alla rete due volte in un
minuto con un destro secco di Tevez e con una inzuccata di Chiellini sul corner
guadagnato. Il match è aperto e Bonucci strappa applausi fermando al volo in
girata una verticalizzazione ospite, Marchisio lo imita pochi istanti più tardi
con una gran diagonale a centrocampo. Nemmeno il tempo di respirare e Morata,
migliore in campo, offre a Pereyra una gran palla. Sinistro incrociato e palla
sul fondo di un nulla. Sgoccioli di partita e tutti si sacrificano per la causa,
primo fra tutti proprio Morata, ammirabile in un profondo ripiegamento
difensivo quando il cronometro segna 86 minuti. Sul pallone perso da Coman,
appena dentro per un esausto Tevez, conquistato dai tedeschi per un traversone
intercettato da Marchisio termina di fatto una partita sofferta, ma condotta in
porto con un risultato importante in ottica qualificazione. E da stasera la
testa è tutta all'Olimpico ed al big match che attende i bianconeri nella sfida
scudetto contro la Roma.



