(2 marzo 2015) di ROBERTO
SAVINO - Si accendono i riflettori in uno stadio
Olimpico gremitissimo per la sfida dell’anno, ultima chance per i giallorossi
padroni di casa di contendere un tricolore che la Juventus, viceversa, ha
fretta di custodire fino a maggio in cassaforte. Davanti a 15.000 cuori
bianconeri, mister Allegri, privo di Pirlo e Pogba – panchina per quest’ultimo –
cambia pelle alla sua squadra come sempre fatto nei momenti di difficoltà e rispolvera
il 3 5 2, con la coppia sempre più collaudata Tevez-Morata davanti. Quindici
secondi ed il durissimo fallo di De Rossi su Vidal fa capire che oggi non sarà
una passeggiata. Bonucci interrompe in diagonale una pericolosa ripartenza
giallorossa, Vidal sballa un destro in girata al termine di una combinazione
bianconera e, tra maglie chiusissime, scivolano via i primi minuti. Totti entra
scomposto su Lichtsteiner dalle parti dell’area di Buffon, ma è solo punizione.
Un minuto e Torosidis stende Vidal raggiungendo il bonus (tre fallacci un
giallo) e guadagnandosi il primo cartellino del match. Molto accorti, i
torinesi lasciano sfogare i padroni di casa cercando ficcanti fiammate di
rimessa. Al minuto 22 la prima vera azione è targata Pereya, lanciato lungo da
Tevez. Il traversone basso verso Morata è deviato in corner da Torosidis che
sfiora l’autorete. Quattro minuti ed una Juve aggressiva fila via in contropiede
grazie a Marchisio che scippa la sfera a Yanga-Mbiwa. Il cross teso di Tevez da sinistra sfila tra le
maglie di Morata e Pereyra e l’opportunità si perde. Anche De Rossi si becca il
giallo per la seconda entrataccia da tergo, stavolta su Morata, imitato da Evra
che ferma come può Torosidis volato a destra. Manca poco all’intervallo e l’ultima
conclusione verso una porta è ancora delle zebre. Pereyra è abile in un
fazzoletto a portar su palla, Vidal la smista a Tevez che da destra si
catapulta verso De Sanctis. Il diagonale è deviato ed è solo corner, rinviando
tutte le emozioni alla ripresa, cominciata dalla Juve con verve. Pereyra in una
stupenda transizione offre una gran palla a Vidal in corsa. Il sinistro del
cileno in diagonale sfiora la base del palo. Ci prova anche Lichtsteiner con un
sinistro dritto per dritto che si infrange sui tabelloni, poi piovono gialli
sulle teste di Morata, Pjanic e Yanga-Mbiwa. Scollinata l’ora di gioco,
Torosidis sgambetta Vidal lanciato a rete. Il rosso per il difensore greco è
sacrosanto, la punizione di Tevez da 23 metri una magia. De Sanctis è ghiacciato
e la Juve va in vantaggio!!! Un minuto ed i bianconeri potrebbero chiudere ogni
discorso con Pereyra, ma il suo mancino è sull’esterno della rete. Dopo il
cartellino dispensato a Marchisio, l’occasione della Roma è con Manolas, bravo
a svettare su una punizione da sinistra ed impegnare Buffon a terra. Garcia
prova il tutto per tutto e l’ultimo quarto d’ora di gioco attacca all’arma
bianca anche grazie agli innesti di Iturbe, Nainggolan e Florenzi. Chiellini
stende il primo, mentre l’ultimo
pennella la punizione che Keita schiaccia in rete con la complicità di
marchisio che non riesce a spazzare. Prova in tutti i modi a vincere la partita
una Roma che per 75 minuti ha solo solleticato i bianconeri, fin lì perfetti e
pericolosi senza correre grossi rischi. La Juve resiste ed al 90° porta a casa
un preziosissimo 1 a 1 che, oggi, vale due punti. Lo scontro diretto è a
vantaggio dei bianconeri e la Roma dovrà farne 10 in più per strapparle il
titolo.


