(5 maggio 2015) di ROBERTO SAVINO - Il
Real Madrid di Carlo Ancellotti è la montagna da scalare per accarezzare un
sogno europeo da troppo tempo lontano da Torino. In uno Juventus Stadium occupato
in ogni seggiolino disponibile, mister Allegri si affida al 4 4 2, con la
sorpresa Sturaro al posto del brillante Pereyra di questo periodo. Nemmeno un
minuto e Marchisio è sulla traiettoria di un rinvio di Casillas. La pronta
verticalizzazione è per Vidal, troppo attendista e chiuso dal suo marcatore in
maniera rude. Qualche attimo e Tevez è bravo in transizione, appoggiando la
sfera per l’accorrente Sturaro. La botta secca del centrocampista è bloccata
dal portiere ospite con difficoltà. E’ partita a razzo la Juventus, ma sul
rovesciamento madridista, Bonucci ferma come può Bale, velocissimo a sfruttare
una ingenuità di Pirlo nel cerchio di centrocampo. E’ giallo per il difensore,
mentre la punizione di Ronaldo è ribattuta dalla barriera. Morata dalla
distanza vede Casillas fuori dai pali e cerca, invano, di beffarlo in
pallonetto, anticipando l’azione che porta i bianconeri in vantaggio. Marchisio
scova in verticale Tevez, il quale fa partire un rasoterra in diagonale non
trattenuto da Casillas. Morata è lì e col mancino appoggia in porta per l’1 a 0
che fa esplodere lo Stadium. La reazione del Real è da grande squadra e ci
vuole un bravissimo Buffon sul siluro di Kross da oltre 20 metri. La partita è
intensissima e tra le due occasioni per i bianconeri nate la prima da sinistra
grazie all’aggressivo Sturaro (Tevez, pressato, non riesce a battere preciso) e
da destra con Lichtsteiner (inguardabile la sua cannonata in curva), arriva l’occasione
di Ronaldo, sgusciato alle spalle di Chiellini per cercare un sinistro in diagonale, per fortuna impreciso.
Ma CR7 deve solo attendere 4 minuti. Bale affonda a destra porgendogli con una
palombella la sfera. La retroguardia bianconera è fuori posizione e per il
portoghese è un gioco da ragazzi battere Buffon da meno di un metro. Accusa il
colpo la Juventus, ma non tracolla. Poi, col passare dei minuti, i torinesi riprendono
coraggio fino al destro di Marchisio, forte ma impreciso. Mai sottovalutare la
manovra degli spagnoli, avvolgenti in chiusura fino al fendente di Izco sulla
testa di James Rodriguez. La traversa trema ancora e salva Buffon, graziato da
ultimo dal sinistro schiacciato di Marcelo che sfila alto. Il mancino di Tevez
apre una ripresa caratterizzata dai tanti falli che ne deprimono il ritmo, quindi,
al minuto 56, la svolta. Sul corner del Madrid, Tevez parte a razzo verso la
porta avversaria. Rimasto solo ad affrontare Carvajal (Morata vola a terra
fuori area mentre porta via l’uomo all’argentino) l’Apache affonda il colpo e
viene steso dal difensore. Dagli undici metri Carlitos piazza la mina centrale
e fa riesplodere lo Stadio. Prendono coraggio gli uomini di Allegri, Evra
attacca la porta ed è anticipato in corner. Il rischio di un nuovo rigore di Carvajal,
stavolta su Vidal, è enorme. L’arbitro fa proseguire. Risale il ritmo
del match e Ronaldo non arriva di un
soffio sulla palla tagliata, attimi prima che Allegri non cambi modulo per
contrastare con il 3 5 2 l’ingresso del Chicharito Hernandez, inserendo
Barzagli per un applauditissimo Sturaro. E’ la sostituzione che limita l’offensiva
degli spagnoli. Morata è steso da Carvajal che, finalmente, si becca il giallo
risparmiatogli in occasione del rigore. Llorente per Morata serve per tener
palla lontano dalla porta durante l’ultimo forcing madridista. Pirlo perde
palla malamente, poi la stessa, per un benevolo destino, arriva tra i piedi di
Sergio Ramos, il quale sciupa tutto con un’apertura inguardabile. Sono gli
ultimi minuti e la Juve si stringe attorno al suo portierone, non disdegnando
offensive violente per respirare. In quella più pericolosa, Llorente salta
Casillas e, giunto sul fondo, crossa arretrato. Pereyra è anticipato di centimetri.
Il Real è avvolgente ma non punge più di tanto e fino al benedetto triplice
fischio, la palla buona capita ancora a Llorente. Il suo colpo di testa sulla
punizione di Pirlo è centralissimo e Casillas blocca. Al 93°, una stupenda
Juventus conquista un preziosissimo 2 a 1 in vista di un ritorno di fuoco nella
tana del Bernabeu, prolungando a dismisura il suo desiderio chiamato Champions
League. Alè
Ciao :-)
RispondiEliminaChe ne pensate di queste statistiche sugli allenatori che hanno vinto almeno una champions?:
Allenatori Vincenti in Champions