di GIANLUCA SCATENA
Il calcio è un business, quello che definiremmo a grandi linee "insieme di affari economici". Non è un caso se i miseri incolti che ne compongono l'ossatura, spesso e volentieri, trovano nel giro di un decennio milioni e milioni di euro nelle loro tasche bucate. Dietro ogni apparenza e sotto qualsiasi soddisfazione calcistica, poi, circolano inconsapevolmente tantissime ricchezze. Senza altro mi riferisco al calcio moderno, fatto per di più di ipocrisie, di atteggiamenti falsi e prevaricatori.
Esempi concreti ne abbiamo dappertutto, ma per quanto ci riguarda, non dovremmo avere problemi a trovarne alcuni, tanto da aver subito gli effetti catastrofici di una proprietà sino ad ora altrettanto catastrofica. Una dirigenza che facilmente aveva compreso il da farsi. All'occorrenza avvrebbe dovuto anche far male alla stessa Juventus, prefissandosi alcuni grandi scopi mescolati in un solo complesso "entropico": il ribaltone, la "cacciata" di Andrea Agnelli per assecondare l'ascesa di John ai vertici della Fiat e non solo. Tutto ciò è stato maledettamente raggiunto. Adesso, soprattutto durante questa annata, ne patiamo i disastri.
Nonostante tutte le sventure che hanno scritto la storia bianconera degli ultimi quattro anni, si è giunti ad una conclusione che pochi potevano minimamente immaginare, ma che di sicuro aspettavano da tempo: Andrea for president! Tutti a quel punto avrebbero incominciato a beatificare i giorni seguenti, quelli di un futuro destinato ad essere furiosamente migliore. Ma ecco che quasi in maniera programmata s'innesca l'ordigno: Moggi radiato. Moggi radiato? Baggianate spaziali, o meglio, "intimidazioni totali", addirittura anticipate dalla "carta rosa" del potere calcistico, fondamentali ad eclissare i misfatti e le nefandezze di Calciopoli2. Nulla è ancora ufficiale, lo stesso Moggi afferma che "la vicenda della presunta radiazione non è altro che l'ennesimo capitolo di una sceneggiatura maldestra che nella Federazione hanno scritto coloro che hanno paura del contenuto probatorio delle nuove intercettazioni emerse nel processo di Napoli". Una dichiarazione più che "sedativa" e in sostanza anche bellicosa...
Benchè questo possa essere un argomento del tutto archiviato, ci sono ancora domande senza risposta: "La Juve è molto importante per la mia famiglia e per me. C'è bisogno di una vicinanza costante. Con il fatto di aver aumentato il mio livello di responsabilità, ho chiesto ad Andrea se fosse stato disponibile a fare il presidente". John, provi a fuggire da un obiettivo già raggiunto o tenti la via della salvaguardia dei propri glutei?
Il calcio è un business, quello che definiremmo a grandi linee "insieme di affari economici". Non è un caso se i miseri incolti che ne compongono l'ossatura, spesso e volentieri, trovano nel giro di un decennio milioni e milioni di euro nelle loro tasche bucate. Dietro ogni apparenza e sotto qualsiasi soddisfazione calcistica, poi, circolano inconsapevolmente tantissime ricchezze. Senza altro mi riferisco al calcio moderno, fatto per di più di ipocrisie, di atteggiamenti falsi e prevaricatori.
Esempi concreti ne abbiamo dappertutto, ma per quanto ci riguarda, non dovremmo avere problemi a trovarne alcuni, tanto da aver subito gli effetti catastrofici di una proprietà sino ad ora altrettanto catastrofica. Una dirigenza che facilmente aveva compreso il da farsi. All'occorrenza avvrebbe dovuto anche far male alla stessa Juventus, prefissandosi alcuni grandi scopi mescolati in un solo complesso "entropico": il ribaltone, la "cacciata" di Andrea Agnelli per assecondare l'ascesa di John ai vertici della Fiat e non solo. Tutto ciò è stato maledettamente raggiunto. Adesso, soprattutto durante questa annata, ne patiamo i disastri.
Nonostante tutte le sventure che hanno scritto la storia bianconera degli ultimi quattro anni, si è giunti ad una conclusione che pochi potevano minimamente immaginare, ma che di sicuro aspettavano da tempo: Andrea for president! Tutti a quel punto avrebbero incominciato a beatificare i giorni seguenti, quelli di un futuro destinato ad essere furiosamente migliore. Ma ecco che quasi in maniera programmata s'innesca l'ordigno: Moggi radiato. Moggi radiato? Baggianate spaziali, o meglio, "intimidazioni totali", addirittura anticipate dalla "carta rosa" del potere calcistico, fondamentali ad eclissare i misfatti e le nefandezze di Calciopoli2. Nulla è ancora ufficiale, lo stesso Moggi afferma che "la vicenda della presunta radiazione non è altro che l'ennesimo capitolo di una sceneggiatura maldestra che nella Federazione hanno scritto coloro che hanno paura del contenuto probatorio delle nuove intercettazioni emerse nel processo di Napoli". Una dichiarazione più che "sedativa" e in sostanza anche bellicosa...
Benchè questo possa essere un argomento del tutto archiviato, ci sono ancora domande senza risposta: "La Juve è molto importante per la mia famiglia e per me. C'è bisogno di una vicinanza costante. Con il fatto di aver aumentato il mio livello di responsabilità, ho chiesto ad Andrea se fosse stato disponibile a fare il presidente". John, provi a fuggire da un obiettivo già raggiunto o tenti la via della salvaguardia dei propri glutei?