di BEPPE PASTORMERLO
La notizia è di primaria importanza per lo JCS. Ieri sera, in seguito ad una precisa richiesta del comitato direttivo, il sottoscritto ha avanzato regolare domanda per un intervista al gruppo del Juventus Football Club. La risposta è stata positiva, con un lapidario “ avete carta bianca “ da parte dell’amministratore Delegato monsieur Blanc, ovviamente. Pazza di gioia e vogliosa di dimostrare la sua abilità, Liu Fei ha prenotato un volo Shanghai-Torino con partenza la sera stessa per due persone.
Mattina ore 07.30 atterraggio morbido a Malpensa in una giornata uggiosa che ci ricorda molto Shanghai. Siamo appena sbarcati ed un rumore assordante ci costringe ad alzare gli occhi al cielo. Una formazione a triangolo di 4 caccia F116 volteggia sopra le nostre teste. Non riusciamo a capire come 4 caccia possano fare un triangolo, ma ci accorgiamo che sono americani…Subito dopo, nella bruma, vediamo la inconfondibile sagoma dell’ Air Force One in fase di atterraggio. Poco lontano, un altro aereo con le insegne del Pakistan aveva già depositato al suolo niente di meno che Bill Landin, camuffato da Bin Laden, con barba finta, turbante finto e Kalashnikov vero a tracolla. Ma che sta succedendo? Una lunga colonna di fuoristrada Hummer è in attesa in un angolo della pista. Dalla scaletta posteriore dell’Air Force One si nota un’ombra scivolare sul fianco dell’aereo ed infilarsi velocemente all’interno di un fuoristrada in attesa. Dalla breve occhiata abbiamo potuto notare una figura snella, alta, scura…abbronzata…chi se non il presidente Barak Obama in incognito ?
Non ci curiamo di questi piccoli dettagli. Prendiamo un taxi e ci avviamo direttamente alle Molinette, dove arriviamo alle 09,47. Liu Fei si dirige agli uffici per chiedere dove sono ricoverati i giocatori della Juventus. La risposta ci lascia di princisbecco : non ci sono ricoverati giocatori bianconeri..Non ci sono giocatori ricoverati ? Ma come è possibile ? Per accertarci della verità ci dirigiamo a gran velocità al centro di Vinovo, reparto infermeria. Vuoto. Non ci crediamo, qui si sta mistificando la realtà. Furiosi, svoltiamo vero il cancello di ingresso ai campi dove siamo immediatamente fermati da un solerte signor Staff. Mostriamo la nostra carta bianca ed entriamo. Dietro di noi il lungo codazzo di personaggi che ci stava seguendo sin da Caselle, con in mano il foglio di carta bianca. Ci troviamo ora tutti dentro al recinto di allenamento, Obama e Bill Landin, che già si conoscevano, a braccetto, insieme a noi. Abbiamo un permesso di intervista per i protagonisti di questo ultimo splendido campionato, parola di Blanc, ed a noi si sono aggregati i più noti mass media e personaggi del mondo politico, sportivo, letterario, geologico, tennistico e della nettezza urbana. Manca solo Berlusconi, impegnato in una seduta di massaggi da Francesca’s insieme a Bertolaso. Ma come avranno saputo della nostra intervista? Chi può essere la spia che ha fatto la soffiata ? TIM, se la conosci la eviti.
Facciamo da apripista ed incontriamo subito il favoloso e geniale Roberto Bottega, importantissimo stratega della rinascita juventina. Liu Fei si fa strada, lo raggiunge e gli domanda a bruciapelo “ Scusi, lei è Bettega ? “ “ Chi, io ? “ “ Sì “ “ Non so…” “ Sì, la riconosco dalle fotografie di quando lei giocava “ “ Io…?” Finita la brillante intervista, registrata da Rai 1,2,3,4,5,6,7…La1,La2,La3…Rete 5,6,7,8,9..CNN, BBC, TBC, La Ceseera, Canale d’Otranto, Canale di Panama, di Suez e Canale Cavour…Liu Fei si avvicina con circospezione a Zatteroni, in calzoncini corti, occhialetti e denti digrignati. E’ il suo momento di gloria. Mai tanta attenzione di fronte a lui. Del resto il momento è decisivo. Sabato sera il tanto atteso ed importantissimo match con il temuto Milan di Leonardo.
Le telecamere cominciano a riprendere, centinaia di microfoni sono protesi verso il vero protagonista di tutta l’annata calcistica. Lui si aggiusta la cravatta che non ha ed è pronto a fornire le tante agognate risposte. “ Mi dica, signor Zaccheroni, cosa ne pensa…” ma il mister la interrompe subito “ Scusi signorina… Zatteroni, mi chiamo Zatteroni…”. “ ok, mister, mi dica come pensa di impostare la partita di sabato sera..” Zatteroni trae un profondo sospiro e “ Mi preoccupano tanto quei tre in attacco del Milan…Ronaldo è velocissimo con la palla al piede…” Ronaldinho, vorrà dire, mister..” “ Ronaldo, Ronaldo…non cerchi anche lei di confondermi, penso proprio di farlo marcare da Grosso. Posso fermarlo solo con un altro velocista. Poi, in mezzo, quel diavolo di svizzero, come si chiama…Interlaken. Me lo sogno di notte..” “ Mister, Interlaken è una città..” “ Va beh, adesso sottilizziamo anche? Penso ad una mossa geniale, Del Piero su di lui in prima battuta. Il terzo problema è quello …quello con i capelli neri, rigidi, ma…quello è molto bravo… si chiama… Buuu, Buuu…” “ scusi, come si chiama? “ “ oh, il pubblico lo adora, anche Totti ..per esempio mercoledì gli ha accarezzato il polpaccio..” “ signor Zaccheroni, ma che dice? “ “ Mi sento un po’ confuso….B…B…Balotelli, sì Balotelli..” dal fondo una voce lo corregge “ Mister, Balotelli gioca nell’altra squadra di Milano..” Ed il mister, seccato “ Adesso non voglio essere preso in giro, va bene !!. Io l’ho visto un mese fa, circa, con la maglia rosso nera, quindi, per favore…”. Mister, guardi che Balotelli ha giocato con l’altra squadra in CL, e l’ultima di campionato “ gli chiarisce qualcuno. “ Sotto falso nome ? …”
Liu Fei capisce che la situazione si sta deteriorando “ Mister Zaccheroni..” “ Zatteroni..” “ ok, Zatteroni, e a centrocampo come la mettiamo? “ Il suo viso ora si illumina: qui si sente veramente non un allenatore, ma l’allenatore. “ Signorina, vede, lì loro sono veramente forti. Hanno Ambrosini, Gattuso, Pirlo ... bisogna stare molto attenti a quest’ultimo, specie se sei con le spalle girate e lui ti viene dietro, rapido, si insinua e … sono guai. “ E già, annuisce Liu Fei “ ma lei, come intende opporsi? Magari utilizzerà i giovani Marchisio e Marrone …” “ Marchisio sicuro, lui è una grande ala destra, fortissimo di testa. Marrone no, assolutamente, io voglio solo giocatori bianco neri in campo “. E tutti annuiscono. “ Che ne pensa del suo collega Leonardo ? “ chiede improvvisamente Obama, staccandosi un attimo dall’amico Bin Landin “. Zatteroni si volge un po’ seccato “ Ma chi è questo signore abbronzato ? Ma che razza di domande fa ? Ma per favore…ma lei sa almeno chi sono io ? Che ne penso di Leonardo ? Come ogni italiano sa, mm… lei deve essere straniero vero? Non ci sono italiani scuri…Come dicevo ogni italiano sa che Leonardo è un genio, le sue opere sono arte pura. Vede, quel suo quadro, la Allegra…la Gioiosa…la…mmm… insomma, quella che sorride esposta all’Opera di Parigi, è di una melodia straordinaria. E poi, con quel cognome, da Vinci, per forza vince…pensi se si chiamasse da Perdi…” e qui scoppia in una fragorosa risata. “ Signor Zatteroni , non sono la stessa persona. Quello a cui si riferisce ha più di 500 anni…” “ Ma vah…non lo facevo così vecchio…”
“ Mister, mi dica, ha già pensato al suo futuro? “ Liu Fei, grande psicologa, ha imparato che nella gestione delle portate in un pranzo, bisogna variare spesso, quindi, rapido cambio di argomento. Qui Zatteroni è raggiante “ Vede signorina, signora, non so…vede…nei giorni passati ho ricevuto molte richieste. Chelsea, mi ha chiamato personalmente Putin, sa, io e lui…insomma…mi ha chiesto se volevo andare lì ad allenare. Sa, dopo l’eliminazione dalla CL … “ “ Perché Putin ? Non è Abramovic il presidente ? “ “ Sì sì, tutti lo dicono, anche in Russia, come Medvedev…ma alla fine comanda tutto lui. Ah, poi, Liverpool, quello là, Benito…non so chi sia, io prima conoscevo uno di Predappio, è forse quello?…mi ha chiesto consigli su come impostare la difesa …” . Ma io so che resterò alla Juve. Misterbianco mi ha detto che ha già acquistato due fortissimi giocatori…” Hei ragazzi, siamo allo sgoop…” Mister, ci può dire chi sono..” “ Sì, va bene…sono due fortissimi, i migliori al mondo..” “ Messi? Rooney…? “ “ No , di più…uno spagnolo, aspetta…Pasqua..no, Capodanno..no…ah, ecco, Nadal. E l’altro Nureyev…no, Furher…no…Federexpress…Federer, ecco, Federer…” e se ne va, vaneggiando.
Lo lasciamo perché comprendiamo il suo stato d’animo. La grande stagione che si sta concludendo lo ha stravolto e gli ha confuso ancora un po’ di più le idee, almeno quelle poche che forse aveva. Ci dicono che è andato già tre volte dall’odontoiatra a farsi sistemare i denti. Siamo certi che una panchina importante lo vedrà protagonista anche l’anno prossimo. Del resto, chi meglio di lui avrebbe ( avresse..? avrè ..? ) potuto fare alla Juventus di quest’anno ?
La nostra attenzione ora si rivolge ai giocatori. Alcuni sono impegnati con il torello. Il giovane animale, con le corna fasciate, rincorre il pallone tra i piedi dei vari giocatori. Tutt’intorno grida di “ Olè “ accompagnano le scorribande del toro. Bello. In disparte, seduto ad un banco di scuola, notiamo Buffon con un signore in bombetta, libro e matita sul tavolino. Ci avviciniamo per parlare con la nostra bandiera. “ Alunno Buffon, in piedi, ci sono dei signori in visita..” “ Subito signor mister teacher…” Risponde diligente il giovanotto mentre si alza impettito. “ Su , da bravo, fai sentire ai signori i tuoi progressi nello studio “. “ Subito mister teacher. I am, you are, lui is…Mio name is Clown..” “ Gigino, Gigino...quante volte ti devo dire che i nomi di persona non si traducono.. Vedete signori, ormai è pronto con la lingua inglese…”. Vicino a lui, in un altro banco, notiamo Amauri alle prese invece con un signore con la lobbia, barba e baffi neri, appoggiato ad una lupara. “ Ogni cani e liuni na so casa…fattu no fuste pe ‘vivi comme bruttu…Vattene innanz, tradduci…” L’italianissimo Amauri è un po’ indietro con il siciliano…
Li lasciamo al loro studio. Più in là Camoranesi si sta facendo fare una messa in piega ai capelli, Sabato sera è invitato alla Scala del calcio a vedere un ‘ opera. Ancora più in fondo vedo Del Piero con il sarto ufficiale della società che gli sta provando una divisa da ammiraglio. Bello, slanciato, con la feluca importante in testa. La divisa gli sta a pennello con le sue cinque righe di galloni sul braccio. Ci dicono che il grado di capitano non gli basta più e la società armatrice lo ha messo a capo dell’intera flotta. Seduto , con il capo tra le mani, quasi invisibile, scorgo Giovinco. “ Ce l’ hanno tutti con me perché sono piccolo e non nero..” piagnucola il ragazzo. Ha ragione, quell’altro là lungo, con i capelli a spazzola, lo fanno giocare nella prima e seconda squadra di Milano, e lui neanche un minuto in questa di Torino…Siamo vicini a Grygera, raggiante, sta calciando nella porta sguarnita un’infinità di palloni. E’ bravo, veramente, non sbaglia un tiro. “ Grygera, senta, ci spieghi, perché calcia i palloni nella porta sguarnita? Che allenamento sarebbe? “ Si ferma un attimo, si leva la goccia di sudore che gli cola sulla guancia sinistra, si sistema una ciocca di capelli, e poi, rivolgendosi a Liu Fei ( chissà perché non a me, che gli avevo rivolto la domanda ) “ Gentilissima signorina, la ringrazio molto della sua domanda che mi fa immensamente piacere ( scusi, ma la domanda l’avevo fatta io ), sarei molto onorato se ella volesse accettare un mio invito a cena, questa sera, per darmi la possibilità di spiegarle in termini più appropriati lo scopo ultimo di questo mio duro impegno pomeridiano…. “ No, Liu Fei questa sera non ha tempo. “ Comunque , per non tediarla oltre e confidando in una prossima opportunità, magari incontrandola da sola senza questo coso tra i piedi …( che stia alludendo a me? ) le spiego: finora la mia attività principale fu quella di dare palloni sui piedi degli avversari per far fare loro gol nella nostra porta. Ora, considerando che tutto ciò comportava un’involuzione ed una rivoluzione nel concetto sub-astrale del compito attribuito al difensore inteso proprio come tale, avrei pensato di applicare una modifica all’evento ( che da ora si chiamerà “ modulo Grygera “ ) e di tirare io direttamente nella mia porta il pallone. Dopo aver espresso tale concetto, in maniera un po’ più tecnica al mio allenatore, ne ho avuto facoltà. “ Grazie.
Si sta facendo buio, i fari sono stati accesi sul verde smeraldo dei prati di Vinovo e le mucche e le capre stanno per essere liberate per espletare il loro lavoro di livellatori dell’erba. Le telecamere ed i taccuini sono stati tutti riposti e la marea di politici, giornalisti, attori, venditori di caramelle, esattori delle tasse e piloti Alitalia stanno facendo il ritorno alle loro sedi. Il tempo giusto per vedere Bin Landin che stringe la mano a Obama ed un “ welcome to my Afghanistan ‘s cave..” , il rombo dei 4 F116 che si sono ora messi in formazione pentagonale ( ancora non capisco come possano fare un pentagono in 4, ma sono americani .. ) e ci accingiamo ad uscire dal reticolato, ora anche elettrificato, del campo di Vinovo, ormai tristemente famoso , quando vediamo ancora un ultimo giocatore seduto davanti ad un cavalletto, nell’atto di dipingere. Non è difficile identificare Zebina, con il pennello in mano ed un’aria soddisfatta . “ Bonsoir, ms Zebina, qu’il fait? « Je suis en train de terminer mon peinture... » « molto bello, bravo, penso che lei sappia fare molto bene il pittore... ma perché non lo fa a tempo pieno ? Come lo chiamerà questo quadro ? “ “ oh, simple…Tramonto su Vinovo “ Giusto, mai titolo fu più appropriato.
Liu Fei mi dice con gli occhi che preferirebbe restare in Italia per vedere la grande partita di sabato sera Milan – Juventus… Come dirle di no?
La notizia è di primaria importanza per lo JCS. Ieri sera, in seguito ad una precisa richiesta del comitato direttivo, il sottoscritto ha avanzato regolare domanda per un intervista al gruppo del Juventus Football Club. La risposta è stata positiva, con un lapidario “ avete carta bianca “ da parte dell’amministratore Delegato monsieur Blanc, ovviamente. Pazza di gioia e vogliosa di dimostrare la sua abilità, Liu Fei ha prenotato un volo Shanghai-Torino con partenza la sera stessa per due persone.
Mattina ore 07.30 atterraggio morbido a Malpensa in una giornata uggiosa che ci ricorda molto Shanghai. Siamo appena sbarcati ed un rumore assordante ci costringe ad alzare gli occhi al cielo. Una formazione a triangolo di 4 caccia F116 volteggia sopra le nostre teste. Non riusciamo a capire come 4 caccia possano fare un triangolo, ma ci accorgiamo che sono americani…Subito dopo, nella bruma, vediamo la inconfondibile sagoma dell’ Air Force One in fase di atterraggio. Poco lontano, un altro aereo con le insegne del Pakistan aveva già depositato al suolo niente di meno che Bill Landin, camuffato da Bin Laden, con barba finta, turbante finto e Kalashnikov vero a tracolla. Ma che sta succedendo? Una lunga colonna di fuoristrada Hummer è in attesa in un angolo della pista. Dalla scaletta posteriore dell’Air Force One si nota un’ombra scivolare sul fianco dell’aereo ed infilarsi velocemente all’interno di un fuoristrada in attesa. Dalla breve occhiata abbiamo potuto notare una figura snella, alta, scura…abbronzata…chi se non il presidente Barak Obama in incognito ?
Non ci curiamo di questi piccoli dettagli. Prendiamo un taxi e ci avviamo direttamente alle Molinette, dove arriviamo alle 09,47. Liu Fei si dirige agli uffici per chiedere dove sono ricoverati i giocatori della Juventus. La risposta ci lascia di princisbecco : non ci sono ricoverati giocatori bianconeri..Non ci sono giocatori ricoverati ? Ma come è possibile ? Per accertarci della verità ci dirigiamo a gran velocità al centro di Vinovo, reparto infermeria. Vuoto. Non ci crediamo, qui si sta mistificando la realtà. Furiosi, svoltiamo vero il cancello di ingresso ai campi dove siamo immediatamente fermati da un solerte signor Staff. Mostriamo la nostra carta bianca ed entriamo. Dietro di noi il lungo codazzo di personaggi che ci stava seguendo sin da Caselle, con in mano il foglio di carta bianca. Ci troviamo ora tutti dentro al recinto di allenamento, Obama e Bill Landin, che già si conoscevano, a braccetto, insieme a noi. Abbiamo un permesso di intervista per i protagonisti di questo ultimo splendido campionato, parola di Blanc, ed a noi si sono aggregati i più noti mass media e personaggi del mondo politico, sportivo, letterario, geologico, tennistico e della nettezza urbana. Manca solo Berlusconi, impegnato in una seduta di massaggi da Francesca’s insieme a Bertolaso. Ma come avranno saputo della nostra intervista? Chi può essere la spia che ha fatto la soffiata ? TIM, se la conosci la eviti.
Facciamo da apripista ed incontriamo subito il favoloso e geniale Roberto Bottega, importantissimo stratega della rinascita juventina. Liu Fei si fa strada, lo raggiunge e gli domanda a bruciapelo “ Scusi, lei è Bettega ? “ “ Chi, io ? “ “ Sì “ “ Non so…” “ Sì, la riconosco dalle fotografie di quando lei giocava “ “ Io…?” Finita la brillante intervista, registrata da Rai 1,2,3,4,5,6,7…La1,La2,La3…Rete 5,6,7,8,9..CNN, BBC, TBC, La Ceseera, Canale d’Otranto, Canale di Panama, di Suez e Canale Cavour…Liu Fei si avvicina con circospezione a Zatteroni, in calzoncini corti, occhialetti e denti digrignati. E’ il suo momento di gloria. Mai tanta attenzione di fronte a lui. Del resto il momento è decisivo. Sabato sera il tanto atteso ed importantissimo match con il temuto Milan di Leonardo.
Le telecamere cominciano a riprendere, centinaia di microfoni sono protesi verso il vero protagonista di tutta l’annata calcistica. Lui si aggiusta la cravatta che non ha ed è pronto a fornire le tante agognate risposte. “ Mi dica, signor Zaccheroni, cosa ne pensa…” ma il mister la interrompe subito “ Scusi signorina… Zatteroni, mi chiamo Zatteroni…”. “ ok, mister, mi dica come pensa di impostare la partita di sabato sera..” Zatteroni trae un profondo sospiro e “ Mi preoccupano tanto quei tre in attacco del Milan…Ronaldo è velocissimo con la palla al piede…” Ronaldinho, vorrà dire, mister..” “ Ronaldo, Ronaldo…non cerchi anche lei di confondermi, penso proprio di farlo marcare da Grosso. Posso fermarlo solo con un altro velocista. Poi, in mezzo, quel diavolo di svizzero, come si chiama…Interlaken. Me lo sogno di notte..” “ Mister, Interlaken è una città..” “ Va beh, adesso sottilizziamo anche? Penso ad una mossa geniale, Del Piero su di lui in prima battuta. Il terzo problema è quello …quello con i capelli neri, rigidi, ma…quello è molto bravo… si chiama… Buuu, Buuu…” “ scusi, come si chiama? “ “ oh, il pubblico lo adora, anche Totti ..per esempio mercoledì gli ha accarezzato il polpaccio..” “ signor Zaccheroni, ma che dice? “ “ Mi sento un po’ confuso….B…B…Balotelli, sì Balotelli..” dal fondo una voce lo corregge “ Mister, Balotelli gioca nell’altra squadra di Milano..” Ed il mister, seccato “ Adesso non voglio essere preso in giro, va bene !!. Io l’ho visto un mese fa, circa, con la maglia rosso nera, quindi, per favore…”. Mister, guardi che Balotelli ha giocato con l’altra squadra in CL, e l’ultima di campionato “ gli chiarisce qualcuno. “ Sotto falso nome ? …”
Liu Fei capisce che la situazione si sta deteriorando “ Mister Zaccheroni..” “ Zatteroni..” “ ok, Zatteroni, e a centrocampo come la mettiamo? “ Il suo viso ora si illumina: qui si sente veramente non un allenatore, ma l’allenatore. “ Signorina, vede, lì loro sono veramente forti. Hanno Ambrosini, Gattuso, Pirlo ... bisogna stare molto attenti a quest’ultimo, specie se sei con le spalle girate e lui ti viene dietro, rapido, si insinua e … sono guai. “ E già, annuisce Liu Fei “ ma lei, come intende opporsi? Magari utilizzerà i giovani Marchisio e Marrone …” “ Marchisio sicuro, lui è una grande ala destra, fortissimo di testa. Marrone no, assolutamente, io voglio solo giocatori bianco neri in campo “. E tutti annuiscono. “ Che ne pensa del suo collega Leonardo ? “ chiede improvvisamente Obama, staccandosi un attimo dall’amico Bin Landin “. Zatteroni si volge un po’ seccato “ Ma chi è questo signore abbronzato ? Ma che razza di domande fa ? Ma per favore…ma lei sa almeno chi sono io ? Che ne penso di Leonardo ? Come ogni italiano sa, mm… lei deve essere straniero vero? Non ci sono italiani scuri…Come dicevo ogni italiano sa che Leonardo è un genio, le sue opere sono arte pura. Vede, quel suo quadro, la Allegra…la Gioiosa…la…mmm… insomma, quella che sorride esposta all’Opera di Parigi, è di una melodia straordinaria. E poi, con quel cognome, da Vinci, per forza vince…pensi se si chiamasse da Perdi…” e qui scoppia in una fragorosa risata. “ Signor Zatteroni , non sono la stessa persona. Quello a cui si riferisce ha più di 500 anni…” “ Ma vah…non lo facevo così vecchio…”
“ Mister, mi dica, ha già pensato al suo futuro? “ Liu Fei, grande psicologa, ha imparato che nella gestione delle portate in un pranzo, bisogna variare spesso, quindi, rapido cambio di argomento. Qui Zatteroni è raggiante “ Vede signorina, signora, non so…vede…nei giorni passati ho ricevuto molte richieste. Chelsea, mi ha chiamato personalmente Putin, sa, io e lui…insomma…mi ha chiesto se volevo andare lì ad allenare. Sa, dopo l’eliminazione dalla CL … “ “ Perché Putin ? Non è Abramovic il presidente ? “ “ Sì sì, tutti lo dicono, anche in Russia, come Medvedev…ma alla fine comanda tutto lui. Ah, poi, Liverpool, quello là, Benito…non so chi sia, io prima conoscevo uno di Predappio, è forse quello?…mi ha chiesto consigli su come impostare la difesa …” . Ma io so che resterò alla Juve. Misterbianco mi ha detto che ha già acquistato due fortissimi giocatori…” Hei ragazzi, siamo allo sgoop…” Mister, ci può dire chi sono..” “ Sì, va bene…sono due fortissimi, i migliori al mondo..” “ Messi? Rooney…? “ “ No , di più…uno spagnolo, aspetta…Pasqua..no, Capodanno..no…ah, ecco, Nadal. E l’altro Nureyev…no, Furher…no…Federexpress…Federer, ecco, Federer…” e se ne va, vaneggiando.
Lo lasciamo perché comprendiamo il suo stato d’animo. La grande stagione che si sta concludendo lo ha stravolto e gli ha confuso ancora un po’ di più le idee, almeno quelle poche che forse aveva. Ci dicono che è andato già tre volte dall’odontoiatra a farsi sistemare i denti. Siamo certi che una panchina importante lo vedrà protagonista anche l’anno prossimo. Del resto, chi meglio di lui avrebbe ( avresse..? avrè ..? ) potuto fare alla Juventus di quest’anno ?
La nostra attenzione ora si rivolge ai giocatori. Alcuni sono impegnati con il torello. Il giovane animale, con le corna fasciate, rincorre il pallone tra i piedi dei vari giocatori. Tutt’intorno grida di “ Olè “ accompagnano le scorribande del toro. Bello. In disparte, seduto ad un banco di scuola, notiamo Buffon con un signore in bombetta, libro e matita sul tavolino. Ci avviciniamo per parlare con la nostra bandiera. “ Alunno Buffon, in piedi, ci sono dei signori in visita..” “ Subito signor mister teacher…” Risponde diligente il giovanotto mentre si alza impettito. “ Su , da bravo, fai sentire ai signori i tuoi progressi nello studio “. “ Subito mister teacher. I am, you are, lui is…Mio name is Clown..” “ Gigino, Gigino...quante volte ti devo dire che i nomi di persona non si traducono.. Vedete signori, ormai è pronto con la lingua inglese…”. Vicino a lui, in un altro banco, notiamo Amauri alle prese invece con un signore con la lobbia, barba e baffi neri, appoggiato ad una lupara. “ Ogni cani e liuni na so casa…fattu no fuste pe ‘vivi comme bruttu…Vattene innanz, tradduci…” L’italianissimo Amauri è un po’ indietro con il siciliano…
Li lasciamo al loro studio. Più in là Camoranesi si sta facendo fare una messa in piega ai capelli, Sabato sera è invitato alla Scala del calcio a vedere un ‘ opera. Ancora più in fondo vedo Del Piero con il sarto ufficiale della società che gli sta provando una divisa da ammiraglio. Bello, slanciato, con la feluca importante in testa. La divisa gli sta a pennello con le sue cinque righe di galloni sul braccio. Ci dicono che il grado di capitano non gli basta più e la società armatrice lo ha messo a capo dell’intera flotta. Seduto , con il capo tra le mani, quasi invisibile, scorgo Giovinco. “ Ce l’ hanno tutti con me perché sono piccolo e non nero..” piagnucola il ragazzo. Ha ragione, quell’altro là lungo, con i capelli a spazzola, lo fanno giocare nella prima e seconda squadra di Milano, e lui neanche un minuto in questa di Torino…Siamo vicini a Grygera, raggiante, sta calciando nella porta sguarnita un’infinità di palloni. E’ bravo, veramente, non sbaglia un tiro. “ Grygera, senta, ci spieghi, perché calcia i palloni nella porta sguarnita? Che allenamento sarebbe? “ Si ferma un attimo, si leva la goccia di sudore che gli cola sulla guancia sinistra, si sistema una ciocca di capelli, e poi, rivolgendosi a Liu Fei ( chissà perché non a me, che gli avevo rivolto la domanda ) “ Gentilissima signorina, la ringrazio molto della sua domanda che mi fa immensamente piacere ( scusi, ma la domanda l’avevo fatta io ), sarei molto onorato se ella volesse accettare un mio invito a cena, questa sera, per darmi la possibilità di spiegarle in termini più appropriati lo scopo ultimo di questo mio duro impegno pomeridiano…. “ No, Liu Fei questa sera non ha tempo. “ Comunque , per non tediarla oltre e confidando in una prossima opportunità, magari incontrandola da sola senza questo coso tra i piedi …( che stia alludendo a me? ) le spiego: finora la mia attività principale fu quella di dare palloni sui piedi degli avversari per far fare loro gol nella nostra porta. Ora, considerando che tutto ciò comportava un’involuzione ed una rivoluzione nel concetto sub-astrale del compito attribuito al difensore inteso proprio come tale, avrei pensato di applicare una modifica all’evento ( che da ora si chiamerà “ modulo Grygera “ ) e di tirare io direttamente nella mia porta il pallone. Dopo aver espresso tale concetto, in maniera un po’ più tecnica al mio allenatore, ne ho avuto facoltà. “ Grazie.
Si sta facendo buio, i fari sono stati accesi sul verde smeraldo dei prati di Vinovo e le mucche e le capre stanno per essere liberate per espletare il loro lavoro di livellatori dell’erba. Le telecamere ed i taccuini sono stati tutti riposti e la marea di politici, giornalisti, attori, venditori di caramelle, esattori delle tasse e piloti Alitalia stanno facendo il ritorno alle loro sedi. Il tempo giusto per vedere Bin Landin che stringe la mano a Obama ed un “ welcome to my Afghanistan ‘s cave..” , il rombo dei 4 F116 che si sono ora messi in formazione pentagonale ( ancora non capisco come possano fare un pentagono in 4, ma sono americani .. ) e ci accingiamo ad uscire dal reticolato, ora anche elettrificato, del campo di Vinovo, ormai tristemente famoso , quando vediamo ancora un ultimo giocatore seduto davanti ad un cavalletto, nell’atto di dipingere. Non è difficile identificare Zebina, con il pennello in mano ed un’aria soddisfatta . “ Bonsoir, ms Zebina, qu’il fait? « Je suis en train de terminer mon peinture... » « molto bello, bravo, penso che lei sappia fare molto bene il pittore... ma perché non lo fa a tempo pieno ? Come lo chiamerà questo quadro ? “ “ oh, simple…Tramonto su Vinovo “ Giusto, mai titolo fu più appropriato.
Liu Fei mi dice con gli occhi che preferirebbe restare in Italia per vedere la grande partita di sabato sera Milan – Juventus… Come dirle di no?